La Catarogna
Ti distrai un attimo e un pezzo di Spagna se ne vuole andare per i cazzi suoi
Botte da orbi, polizia, feriti, urla, la gente comunque in fila per tutto il giorno, e la maggior parte è riuscita a entrare. Oh, però ’sti saldi da Zara stanno diventando un casino.
La guerra del Referendum della Catalogna con Madrid genera inquietanti interrogativi in Italia. Tipo, in che campionato andrà a finire Messi?
Da noi una cosa del genere — la regione più ricca che si dichiara indipendente — è improponibile. Prendi i milanesi: l’unico Referendum per l’Autonomia che potrebbe davvero interessarli sarebbe quello per la batteria dell’iPhone.
Catalogna, bloccata la piattaforma per il voto on-line. Era in vantaggio Frallicciardi.
Indipendentisti occupano le scuole per garantire il voto. In Italia non succederebbe. Per paura dei controsoffitti.
Situazione incerta in Catalogna. L’unico punto fermo è che i poliziotti della Guardia Civil picchiano più forte del Barça.
(La Guardia Civil si dev’essere radicalizzata in Siria.)
I poliziotti della Guardia Civil hanno un pregio: ci fanno rimpiangere quelli italiani.
A quando un referendum per l’indipendenza della Padania che ora, grazie alla Guardia Civil, sappiamo cosa fare?
Fortuna che ci son stati attentati in Francia e Canada, così l’Europa non deve spendere tutta l’indignazione per la Catalogna.
Catalogna, picchiati anche i pompieri. Erano lì per spegnere gli animi.
Indiscrezioni sulla riunione del governo spagnolo per gestire il voto. Rajoy avrebbe esordito con «sarò Franco…».
Nina Morić: «Onore al Generale Franco». Che in un giorno così l’avrebbe usata come proiettile di gomma.
90% di “Sì”: è un plebiscito. Prima di parlare, comunque, aspettiamo il TAR del Lazio.
Rajoy dice che in Catalogna non c’è stato alcun referendum. E questa donna sta solo facendo stretching contro l’artrite:
Secondo Rajoy ha vinto la democrazia. Ma si riferiva al referendum italiano del 4 dicembre scorso.
Ci sedemmo dalla parte della Catalogna, perché dall’altro lato c’era Rajoy.
Mo’ che la Catalogna sta trovando l’indipendenza, pure i Cavoli vorrebbero separarsi da Merenda.
Liste elettorali preparate da chi indice e organizza il voto, cioè gli indipendentisti. Seggi elettorali allestiti e controllati da chi indice e organizza il voto, cioè gli indipendentisti. Ognuno si può stampare la scheda elettorale a casa e può votare ovunque, in ogni seggio: e nessuno che possa controllare se questo chiunque lo faccia più volte. Non solo: custodia e spoglio delle schede a cura e in carico a chi indice e organizza il voto, cioè gli indipendentisti… Ma che cazzo di “referendum” è, così?! Sembra un’elezione a Casal di Principe o allo Zen di Palermo!
Un consiglio a Rajoy. Faccia entrare in parlamento il capo degli indipendentisti catalani, lo corrompa con denaro facile, coca e mignotte: vedrà che smetterà subito di rompere i coglioni. (Oh, chennesò, almeno con Bossi ha funzionato.)
E per ora è tutto, a voi studio.
Autori: Giovanna Agriformi, Fabrizio Bragagnolo, Angela Criscuolo, Donlione, Fabrizio Gilli, Massimo Laganà, Gianni Macheda, Maice, Mangla, “Lucillola” Masini, “Strato Sferico” Stefano Casabianca, “WaWe” Davide Marchetti (per le singole attribuzioni passare con il mouse sopra la battuta). Illustrazioni: Mangla, Giò Rabuffetti, Strato Sferico.
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